Da oggi puoi ricevere l’assegno di invalidità anche se soffri di ipertensione e, dopo solo 3 anni, puoi andare direttamente in pensione.
La pressione alta è una malattia troppo spesso sottovalutata ma che, se trascurata, può portare a conseguenze gravissime come ictus e infarti. La pressione alta, infatti – esattamente come il diabete di tipo 2, il colesterolo, l’obesità e l’ipotiroidismo – fa parte delle malattie metaboliche e compromette il benessere del cuore.
Se la pressione raggiunge livelli tali da compromettere la capacità lavorativa e ridurla allora si può ottenere l’invalidità civile che dà diritto all’Assegno ordinario di Invalidità. Naturalmente, per ottenere l’AOI, è necessario sottoporsi ad una visita con una commissione dell’Inps.
L’Assegno ordinario di Invalidità non è definitivo ma è soggetto a revisione periodica e, di volta in volta, può essere riconfermato oppure no. Ciò che pochi sanno è che chi beneficia dell’Assegno ordinario di Invalidità per tre anni di seguito per la pressione alta poi può trasformarlo direttamente in pensione e, quindi, può anche smettere di lavorare.
Se hai la pressione alta puoi ottenere l’Assegno Ordinario di Invalidità e, dopo appena 3 anni, puoi accedere direttamente alla pensione. Tuttavia è necessario che sussistano alcune condizioni specifiche.
La legge Fornero prevede la possibilità di tramutare automaticamente l’Assegno ordinario di Invalidità in pensione dopo il terzo rinnovo consecutivo dell’AOI. Non è nemmeno necessario presentare domanda: l’Inps farà tutto automaticamente. Tuttavia, affinché questo accada, è necessario che il soggetto raggiunga i requisiti necessari per l’accesso alla pensione di vecchiaia che corrispondono a 67 anni di età e 20 anni di contribuzione.
I 20 anni di contribuzione possono essere raggiunti anche attraverso gli anni di contributi figurativi durante la percezione dell’Assegno ordinario di Invalidità. Questi contributi contribuiranno al perfezionamento del requisito per l’accesso alla pensione ma non avranno alcun impatto sull’importo della pensione stessa.
In pratica se una persona ha lavorato per 17 anni e poi ha smesso a causa della sua invalidità e per tre anni ha percepito l’Assegno Ordinario di Invalidità, a 67 anni potrà accedere alla pensione ma l’importo dell’assegno previdenziale verrà calcolato solo ed esclusivamente tenendo conto dei contributi versati durante i 17 anni in cui il soggetto ha lavorato.
C’è un modo per trasformare l’Assegno ordinario di Invalidità in pensione prima di aver compiuto 67 anni? Sì: si può fruire della pensione anticipata per invalidità. In questo caso le donne possono accedere alla pensione a 56 anni e gli uomini a 61 sempre con 20 anni di contributi ma è necessario che l’invalidità sia pari almeno all’80% e che sia specifica, cioè inerente alla propria mansione lavorativa.
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